E’ attiva presso la sezione dal 1997 e nasce dalla consapevolezza dell’importanza di cercare di rendere le persone in grado di farcela da sole, anziché sostituirsi ad esse.
Affrontare il tema dell’educazione all’autonomia vuol dire porsi l’obiettivo del raggiungimento di alcune competenze, riconoscere e favorire il cambiamento dalla condizione di bambino a quella di adolescente e di adulto. Ciò significa cercare di favorire un clima speciale improntato su rapporti basati sulla fiducia e il rispetto nei confronti della persona con Sindrome di Down. Gli elementi innovativi di questo approccio sono riconducibili alla filosofia dell’intervento che si rivolge ai partecipanti come a dei giovani adulti, evitando quindi tutti gli atteggiamenti “infantilizzanti” spesso messi in atto, anche inconsapevolmente, nei confronti dei giovani con Sindrome di Down.
Coerentemente con questo, la metodologia applicata prevede l’assunzione di responsabilità in prima persona da parte dei ragazzi nella organizzazione delle attività, con un atteggiamento da parte degli educatori e dei volontari finalizzato a stimolare le autonomie possibili per ciascun soggetto, in un contesto motivante ma non protettivo.
L’acquisizione di capacità organizzative, decisionali e della gestione di se stessi, il conseguente aumento di autostima, e delle abilità acquisite potranno essere poi trasferite negli altri contesti di vita e favorire l’inserimento sociale e lavorativo.